lunedì 25 marzo 2013

Settimana Mondiale della Doula, 22-28 marzo

E' iniziata il 22 marzo la WDW (World Doula Week) o "Settimana Mondiale della Doula".
Lo scopo della WDW è quello di potenziare il lavoro della Doula in tutto il mondo per migliorare la salute fisiologica, sociale, emotiva e psicologica di donne, neonati e famiglie nella nascita e nel periodo post parto.
Durante la Settimana Mondiale della Doula vari eventi si svolgeranno in tutto il mondo indicando i vantaggi dell'avere accanto una doula di nascita e post parto:

-Riduce l'incidenza di parti cesarei
-Può ridurre la durata del travaglio
-Riduce la richiesta di epidurale e analgesia
-Aumenta l'inizio dell'allattamento al seno e la sua continuazione
-Aumenta la soddisfazione della madre nell'esperienza di parto
-Può ridurre l'incidenza di disturbi dell'umore dopo il parto
-Aumenta la fiducia dei nuovi genitori nella cura del proprio neonato

La Settimana Mondiale della Doula ha inizio il 22 marzo e prosegue fino al 28.
Il 22 marzo è stato scelto perchè è l'equinozio di primavera e rappresenta il ritorno della fertilità in innumerevoli culture. (http://www.worlddoulaweek.com/)

Questo è un anno storico per le Doule (figura tanto antica quanto moderna), un anno di cambiamenti e discussioni ma anche di conferme e riconoscimenti. Personalmente non ho organizzato nulla sul territorio, mi basta stare accanto alle madri che mi chiamano ed esserci, come sempre.

Auguri a tutte le Doule!

Francesca

lunedì 11 marzo 2013

Armonizzazione Globale delle Cicatrici

Di ritorno da un seminario intensissimo dove ho potuto imparare, sperimentare su di me e su altre donne questa pratica di armonizzazione e guarigione molto potente, sento di voler condividere le parole di David Kanner prese da un articolo\intervista di "Genitori Channel".
Le mamme e donne interessate a farsi trattare la cicatrice da cesareo o episiotomia da oggi possono contattarmi.


"La cicatrice da taglio cesareo, come tutte le altre cicatrici, e’ una entita’ particolare e complessa. Pero’ una cicatrice da cesareo non e’ una cicatrice come tutte le altre. E’ la testimonianza dell’arresto o dell’assenza dei movimenti della vita (quel passaggio iniziatico che e’ il parto). Il taglio cesareo salva la vita delle donne e dei neonati, ma nello stesso tempo modifica l’ordine ontologico (metafisico).
Otto anni fa, ho imparato una tecnica sulle cicatrici che mi ha dato la possibilita’ di aiutare donne post-cesareo, anche quarant’anni dopo! Ogni taglio cesareo e’ diverso perche’ ogni donna lo vive in modo diverso, perche’ ha un vissuto personale e familiare diverso. Quindi l’impatto con il taglio cesareo sara’ diverso.

Prima di parlare del taglio cesareo mi sembra importante occuparsi dell’impatto in generale di una cicatrice.
In natura, l’esterno protegge l’interno e così anche nel corpo questo ordine esiste: la pelle separa l’interno del corpo dal suo esterno. E così come lo separa, lo protegge: filtra e impedisce agli aggressori di penetrare ed evita la dispersione della nostra energia vitale. La bellezza della pelle sta nella capacita’ di separare e contemporaneamente creare l’apertura al contatto e alla comunicazione.
La pelle e’ il piu’ grande organo del corpo ed e’ il primo senso a svilupparsi nel feto. Tutta la dolcezza della relazione madre-feto si trova nella pelle. La pelle ha la stessa origine embrionaria del sistema nervoso centrale, dell’ipofisi, della ghiandola mammaria e delle surrenali.
Quando la pelle e’ toccata, noi siamo toccati nel nostro rivestimento, noi siamo feriti nella nostra dolcezza: ci sentiamo aggrediti “tutte le cicatrici sono una aggressione memorizzata dai tessuti”.
Quando la pelle e’ toccata, tutta la “famiglia” embrionaria e’ toccata:
• Sistema nervoso centrale
• Ipofisi: cambiamenti ormonali (specie l’ossitocina, l’ormone dell’amore e della relazione)
• Ghiandola mammaria (allattamento)
• Ghiandole surrenali (adrenalina e cortisolo)
Sotto la pelle, le fasce, sono quelle membrane che collegano tutte le parti, le strutture e gli organi tra loro. Se le fasce sono cicatrizzate, tutta la meccanica del corpo ne e’ informata e modificata. Se l’utero e’ ferito nella sua intimita’ si indurisce e crea una tensione meccanica e funzionale.
La cicatrici, quindi, altera l’ordine naturale. L’esterno non protegge piu’ l’interno. La cicatrice si forma fisicamente ma resta aperta energeticamente. La pelle non fa piu’ da barriera e diventiamo piu’ vulnerabili all’influenza esterna e alla perdita di energia.

Il parto e la cicatrice
Il parto e l’incontro con il nuovo essere, che dovrebbe essere una giubilazione vista la  ipersecrezione di ossitocina, e’ una aggressione verso i tessuti che porta a diminuzione dell’ossitocina e quindi ad una eventuale alterazione relazionale e ad una difficolta’ nell’allattamento. La secrezione di cortisolo, necessaria alla cicatrizzazione, mantiene uno stato di stress permanente.
La nascita della donna, nello stato di madre, e di un bebe’, nello stato di bambino, comincia con difficolta’ e disarmonia.
Questo vissuto, piu’ o meno traumatico, rimane tra la mamma e il bambino, tra la mamma e se stessa e tra la mamma e suo marito, sia su un piano cosciente che su quello incosciente. Il benessere dell’incontro e’  alcune volte intaccato dalla rabbia, dalla delusione di non avere il bambino sopra di sé, dalla paura per il bambino, dal senso di colpa del bambino e dalla sua sensazione di non essere ascoltato o rispettato, ecc… la cicatrice e’ la memoria di questo vissuto. Mantiene alcune volte la memoria degli eventi precedenti, durante la gravidanza o anche prima. Mantiene la memoria degli eventi durante la cicatrizzazione (6 settimane).
Questa memoria si fissa nei tessuti cicatriziali. Le donne restano bloccate nel loro passato. Uno dei segni di questa memoria e’ la sensibilita’ della pelle. E’ la relazione tra la pelle e il cervello. Le cicatrici sono regioni spesso sensibili o anche che bruciano all’inizio e poi diventano insensibili come fossero “morte”. Non c’e’ piu’ collegamento tra il cervello e questa parte del corpo. La memoria ne resta nascosta, immobilizzata.
• Come ritrovare l’armonia in tutto questo?
• L’obiettivo e’ tornare allo stato iniziale?

Protocollo di armonizzazione globale delle cicatrici
La fortuna che abbiamo oggi e’ quella di poter dare una risposta a questo vissuto e di poter mettere in movimento quello che si e’ fissato! Questo lavoro completo che rilascia il livello fisico, armonizza l’energia e libera le emozioni, e’ stato ideato dal Dott. Mahe’ (medico, ostepata, agopunturista e omeopata). Per equilibrare una cicatrice sono necessarie 1-3 sedute almeno.

  1. La prima tappa della riconciliazione e’ il ringraziamento. Ringraziare la cicatrice e’ importante perche’ e’ grazie a lei che il bambino e’ nato e la mamma e’ sopravvissuta.

  2. La seconda tappa e’ il rilassamento, la liberazione emozionale e la dispersione energetica.

  3. La terza tappa e’ l’informazione positiva.


Il tempo per se non e’ per forza un fattore di miglioramento per la cicatrice; il disequilibrio fisico ed energetico e’ talmente importante che le conseguenze possono presentarsi in uno squilibrio anche anni dopo.
La relazione madre-figlio e’ per forza intaccata dal taglio cesareo.  La madre ha difficolta’ ad usare il termine partorire per la nascita del figlio e spesso si nota che residua una relazione di fusione dopo un cesareo. Il senso di colpa, la paura per il bambino, la mancanza di contatto e lo sguardo diretto possono condurre ad un eccessivo senso di protezione e in una relazione fusionale, piu’ o meno coscientemente. Il bambino puo’ anche avere la tendenza di rispondere alle emozioni della madre (o ai problemi) con una iperattivita’ o problemi di sonno per far vedere alla madre che e’ vivo e che tutto va bene, perche’ la vita e’ movimento.
L'amore è una questione di spazio. Durante il cesareo questo spazio non si crea. La liberazione della cicatrice e la messa in movimento delle energie legata alla madre e al figlio permette di ristabile l'ordine ontologico (metafisico) dove il piccolo esce dai genitali, si crea uno spazio tra la madre e il bambino prima di essere appoggiato sul cuore della madre in modo da attivare la scintilla d'amore tra i due esseri. Le donne assistono ad un nuovo trasporto d'amore per il proprio figlio dopo il trattamento della cicatrice. Lo sguardo verso il figlio cambia:”E' nato, è uscito dal mio ventre, è là!”. Un nuovo legame si è creato. I bambini si aprono al mondo, il loro sonno si armonizza e si calmano. La donna si apre ad un'altra forma d'amore e la relazione che prima era esclusiva per il figlio coinvolge anche il suo partner.
La relazione della donna con il suo corpo dopo il cesareo è intaccata da una zona più o meno sensibile intorno alla cicatrice. Talvolta la donna non vuole essere toccata in questa zona. Questa zona è normalmente una zona di piacere e di eccitazione diventa insensibile  o intoccabile. La sessualità può cambiare. Il lavoro sulla cicatrice permette di ritrovare una sensibilità normale, anche dopo la prima seduta.
Anche l'aspetto estetico è importante nella relazione con il proprio corpo. Il rossore può diventare più chiaro, i cheloidi si appiattiscono e si ammorbidiscono. Sento spesso alla fine di una seduta che il “ventre brontola, diventa vivo”.
Ci sono donne che non riescono a perdere peso dopo un cesareo. Durante il trattamento le donne prendono coscienza che la loro immagine mentale è ancora di essere piene, incinta. Il cervello ha mantenuto questo stato e i chili non se ne vanno. La liberazione energetica della cicatrice permette la regolazione mentale e fisica.
Inoltre, la donna è tagliata energeticamente in due dal cesareo (o da una isterectomia laparotomica). Molti meridiani sono tagliati nel loro decorso verticale e così le fasce, che sono rispettivamente trasportatori energetici e di liquidi. Tutte le donne non lo sentono più ma per il corpo è una realtà. Durante il trattamento questa separazione diventa tangibile e  le connessioni si formano dapprima piccole e fino a raggiungere l'armonizzazione globale tra l'alto e il basso del corpo.
L'equilibrio energetico e il ritorno ad una sensibilità normale (testimoniato da un riallacciamento e riconnessione nervosa) sono come una porta che si apre alla riconciliazione con il corpo, con la propria storia e che libera all'incontro con l'altro. Il cesareo non è un fatalità: è una tappa della vita. Il lavoro sulla cicatrice permette un nuovo incontro con il proprio corpo e le proprie emozioni. Si apre la porta per un “parto spontaneo dal basso dopo il cesareo (AVAC o VBAC) se la donna è nell'età e lo desidera vivere.
L'armonizzazione delle cicatrici non è un viaggio indietro ma una liberazione per camminare verso il futuro per la donna e la sua discendenza."

di  David Kanner -  Osteopata D.O.
(Genitori Channel.it)